Ecommerce food per gli agriturismi? E perchè no?
Come abbiamo visto in questo articolo, negli ultimi due anni la diffusione dell’ecommerce in Italia ha fatto un salto quantico, soprattutto per determinati mercati. Uno di questi è il mercato di cibi e bevande, che gli italiani hanno cominciato a comprare online con frequenza sempre maggiore.
Gli agriturismi, invece, stanno attraversando un periodo di crisi profonda, più di altre realtà del settore della ristorazione.
In questo articolo analizziamo le opportunità offerte dall’ecommerce e le possibili soluzioni a al problema, con un occhi di riguardo per la situazione in Veneto.
Il territorio veneto conta quasi 1500 aziende agrituristiche: snodi fondamentali del settore turistico che svolgono al contempo la funzione di presidio ambientale del territorio e della biodiversità. Secondo il bilancio di Coldiretti, per queste aziende il 2021 si è concluso con circa un milione di presenze in meno rispetto al periodo pre-pandemia, con il conseguente dimezzamento di fatturato.
In tutto questo, la rete degli agriturismi veneti continua a resistere, mantenendo una longevità media (15 anni) tra le più lunghe della penisola.
Questa longevità si deve a molti fattori: non ultimo, la capacità di queste aziende di diversificare le fonti di reddito, ampliando il ventaglio di servizi proposti al pubblico.
Non a caso, alcuni di questi agriturismi hanno già cominciato a esplorare le possibilità dell’ecommerce…
Dimentichiamo per un attimo che il commercio online possa diventare una via d’uscita da una situazione critica: anche così, l’ecommerce è un’opzione che un agriturismo dovrebbe tenere in considerazione, soprattutto le aziende che puntano alla vendita al dettaglio di prodotti agricoli.
Se un punto vendita fisico può raggiungere una quantità di persone limitate, e solo nella zona circostante, un punto vendita digitale può vendere in tutta Italia. Può inoltre restare aperto ogni ora del giorno e 365 giorni l’anno, consentendo agli utenti di acquistare in ogni momento.
E tutto questo, con costi di avviamento e manutenzione molte volte inferiori a un negozio fisico!
Ricordiamo inoltre che spesso gli agriturismi hanno già una buona presenza online – tramite social network, sito web e newsletter – a cui corrisponde un bacino di utenti già fidelizzati, che con ogni probabilità apprezzeranno le possibilità del nuovo canale di vendita.
A ragione di quanto sopra, è limitato pensare al food ecommerce come a un semplice palliativo da tenere in considerazione in attesa che la situazione torni alla normalità. La pandemia ha infatti accelerato un trend che esisteva già, con cui tutti gli imprenditori del settore devono oggi confrontarsi.
Attenzione, però: non pensiamo che l’ecommerce per il food sia il nuovo “eldorado” per gli agriturismi.
Di certo è un ottimo momento per l’ecommerce alimentare in Veneto, ma non si può dare per scontato che un’azienda in difficoltà possa fare investimenti importanti.
Diventa quindi fondamentale avvicinarsi alla vendita online con la giusta mentalità: non facendo sempre la scelta più economica, ma facendo la scelta che consente di minimizzare il rischio e avere un negozio online ottimizzato ed efficiente, in grado di sostenere la crescita del business.
Per maggiori informazioni sull’argomento, ti rimandiamo a Ecommerce: guida per aprire un negozio online